Reverse Logistics: un affare sicuro

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RECUPERARE O SMALTIRE PRODOTTI DISMESSI PUÒ RISULTARE REMUNERATIVO. COME FUNZIONA QUESTO TIPO DI ATTIVITÀ E QUALI SONO LE SUE CARATTERISTICHE.

Si intende, per reverse logistics o logistica inversa, il processo di pianificazione, esecuzione e controllo dei flussi di materie prime, semilavorati e prodotti finiti, nonché dei flussi informativi ad essi associati, dai punti di normale destinazione d'uso verso i punti di smistamento e trattamento, con lo scopo di recuperare il loro valore o di favorire il loro smaltimento. Le attività connesse alla logistica inversa comprendono i processi di gestione dei resi commerciali (prodotti o imballi danneggiati dal cliente, riparazioni in garanzia rifiutate, articoli fuori stagione, ecc.); il riciclaggio dei rifiuti da imballaggio e recupero degli imballaggi a rendere; la rimessa a nuovo, rilavorazione e rigenerazione dei prodotti; iI recupero e l’alienazione di attrezzature obsolete; il trattamento dei rifiuti.

La reverse logistics risponde quindi alle esigenze delle industrie di realizzare un efficiente sistema di recupero e di trattamento dei prodotti obsoleti, al fine di realizzare vantaggi economici conseguenti al recupero del loro valore oppure di favorirne uno smaltimento effettuato secondo la normativa vigente.

Per quanto riguarda la fase della distribuzione, la reverse logistics presenta un processo inverso rispetto a quello della logistica distributiva classica: infatti, sia i flussi fisici sia i flussi informativi viaggiano in direzione opposta rispetto ai processi logistici cui siamo abituati. In alcuni settori industriali caratterizzati da innovazioni tecnologiche continue, come ad esempio quello elettronico, è attribuita un'importanza crescente ai flussi di ritorno dei prodotti al termine del loro percorso.

Il concetto di logistica di ritorno è molto popolare negli Usa dove il cliente può reintegrare il prodotto quando questi non soddisfi più il suo bisogno. In Europa è vista nella prospettiva del recupero del bene e del profitto economico proveniente dai materiali e dai prodotti usati su cui il produttore ha una responsabilità. Sia la logistica di ritorno sia quella di recupero attivano un flusso di materiali e di prodotti che va dal consumatore al produttore o a chi fa il recupero, due elementi questi che diventano parte essenziale del concetto di logistica inversa.

Le fasi tipiche di un processo di reverse logistics possono essere sintetizzate in alcuni passaggi fondamentali che riguardano la raccolta, l’ispezione, la classificazione, lo smistamento e la disposizione. La raccolta si riferisce alle attività connesse al flusso di beni dai distributori o dai centri di raccolta dei resi verso un centro di smistamento dove viene deciso cosa fare del prodotto; sono incluse le attività di eventuale acquisto, trasporto e immagazzinamento.

L'ispezione, il testing, la classificazione e lo smistamento sono tutte le operazioni necessarie a determinare lo stato del bene reso e il tipo di trattamento a cui deve essere sottoposto; queste operazioni possono includere anche le attività di disassemblaggio o triturazione, eventuali test di ispezione, smistamento e immagazzinamento. La disposizione dei prodotti resi, a sua volta può riguardare:

  • il riutilizzo diretto di un prodotto, a sua volta suddivisibile in riuso (il prodotto non viene rivenduto, ma utilizzato direttamente come possibile parte di ricambio), la rivendita (il prodotto vie-ne rivenduto), la redistribuzione (si riferisce ai resi funzionali e ad articoli per il trasporto come i pallet e gli imballaggi).
  • il riprocessamento, definita come la fase di trasformazione del prodotto reso, a sua volta declinabile in: riparazione (a livello di prodotto), rigenerazione (a livello di sottoassieme o modulo), rilavorazione (a livello di componente) e riciclaggio (a livello di materiale).

Lo smaltimento in discarica o presso un inceneritore: è una fase che interessa i prodotti non coinvolti nel riprocessamento e quindi è considerata come l’ultima possibile opzione, poiché per ragioni tecniche o economiche non risulta conveniente sottoporli alle altre attività sopra descritte; può comprendere attività di trasporto, smaltimento in discarica o presso un inceneritore e possibili recuperi energetici.

La donazione: alcune imprese destinano una parte dei propri profitti a società di beneficenza, organizzazioni non governative per ottenere meno pressione fiscale.

Le macro-attività presenti in un programma di logistica inversa riguardano generalmente le seguenti operazioni:

  • La raccolta dei prodotti fuori uso: è una attività critica e genera la massima in-certezza;
  • L’ispezione e classificazione: si riferisce all'insieme di operazioni necessarie a determinare se i prodotti raccolti possono essere recuperati da un punto di vista economico o se, invece, è opportuno eliminarli;
  • Il processo di recupero economico: presuppone l'utilizzo del prodotto recuperato o di alcune sue componenti nel processo produttivo della azienda;
  • La distribuzione: quando il rifiuto è economicamente recuperato, si inizia la distribuzione attraverso il canale ed il mezzo prescelto e si prendono decisioni circa il mezzo di trasporto da utilizzare;
  • L’eliminazione: richiede la scelta della forma di eliminazione più conveniente per minimizzare l'impatto ambientale.


Di Ettore Maraschi

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